Norme tecniche

Perché l’interpretazione simultanea funzioni è necessario disporre degli strumenti giusti.

Norme ISO

La International Organization for Standardization (ISO) ha collaborato fianco fianco con AIIC per redigere congiuntamente norme universali per le cabine e le attrezzature per l’interpretazione.

    • Norma ISO 2603:2016, Interpretazione simultanea- Cabine permanenti. Descrive i requisiti e le raccomandazioni per progettare e costruire le cabine permanenti per l’interpretazione simultanea nei centri congressi e sale conferenza.
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    • Norma ISO 4043:2016, Interpretazione simultanea – Cabine mobili. Descrive i requisiti e le raccomandazioni per realizzare e utilizzare le cabine mobili per l’interpretazione simultanea.
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    • Norma ISO 20109:2016, Interpretazione simultanea - Attrezzature. Specifica i requisiti delle attrezzature utilizzate nelle cabine per l’interpretazione. Tratta, inoltre, i componenti dei sistemi di amplificazione per conferenze che influiscono direttamente sul sistema di interpretazione simultanea.
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    • Norma ISO 20108:2017, Interpretazione simultanea - Qualità e trasmissione di audio e immagini in ingresso. Fissa i requisiti di qualità e trasmissione del suono e delle immagini in ingresso per gli interpreti e specifica le caratteristiche del segnale audio e video.
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    • Norma ISO 22259:2019, Sistemi di conferenza – Attrezzature – Requisiti. Definisce i requisiti per i sistemi di conferenza, i rispettivi componenti, i dispositivi ausiliari correlati (microfoni, cuffie e amplificazione) e l’ambiente in cui vengono impiegati.
Queste norme sono disponibili presso ISO o gli enti nazionali di normazione. I dettagli delle norme e ulteriori informazioni sono riportate sul sito internazionale di AIIC.

Norma UNI 11591:2015

La norma UNI 11591:2015 “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nel campo della traduzione e dell'interpretazione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” riguarda le professioni non regolamentate e si colloca quindi nel quadro della Legge 4 del 2013

La Legge n. 4/2013, approvata in Parlamento in prossimità della conclusione della XVI legislatura e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 22 del 26 gennaio 2013, ha demandato all’UNI di definire – in specifiche norme tecniche – la competenza professionale e il riconoscimento di realtà professionali già fortemente consolidate sul mercato e in via di progressiva specializzazione. La scelta dell’UNI testimonia un forte interesse per quei professionisti che da tempo attendevano il riconoscimento da parte dello Stato italiano. 

La norma definisce i requisiti relativi all’attività professionale del traduttore e dell’interprete ossia dei professionisti che consentono la comunicazione tra diverse realtà linguistiche e culturali e ne stabilisce la qualifica, le conoscenze, le abilità e le competenze. La Norma fa esplicito riferimento al Livello 7 del Quadro Europeo delle Qualifiche che prevede. “Conoscenze altamente specializzate, parte delle quali all’avanguardia in un ambito di lavoro o di studio, come base del pensiero originale e/o della ricerca nonché consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza all’interfaccia tra ambiti diversi.

La norma riconosce due figure professionali, il traduttore e l’interprete, due professioni che pur avendo molti aspetti in comune richiedono una preparazione e una formazione diversa. Per quanto riguarda gli interpreti sono previsti quattro profili specialistici: l’interprete di conferenza (la figura rappresentata dalla nostra associazione), l’interprete in ambito giuridico-giudiziario, l’interprete in ambito socio-sanitario e l’interprete in ambito commerciale.